domenica 12 febbraio 2012

le estreme perversioni di Florance e la sua padrona 2^ parte


Capitolo secondo
Lindomani, dopo che Florance ebbe terminato il suo turno di lavoro, si reca a casa di madame Lia, dove ovviamente ad attenderla, cera lei(la grande padrona) e suo marito Ciccio.
Per loccasione,madame  aveva preparato un bel pranzetto a base di cibi afrodisiaci, il tutto condito da dellottimo brachetto.
Madame Lia, indossava, un vestito lungo nero, un paio di stivaloni a mezza coscia e, da sotto un body in pelle nera, mentre Florance, era vestita, con un paio di jeans vita bassa(le si vedeva tutto lombelico), e una maglietta  decolté nera( le si vedeva il canaletto delle tette).
Ciccio, era un tipo sulla sessantina, alto allincirca un metro e sessanta, capelli grigi brizzolati, e un arnese abbastanza grosso, che si rizzava, solo quando vedeva la moglie sottomettere le ragazze e, ovviamente anche i ragazzi.
Dopo che ebbero finito di pranzare, i tre, si recarono nella cosiddetta camera rossa del peccato e delle torture, dove madame Lia, sottometteva le suevittime, ovviamente consenzienti(vi è da dire, che madame e suo marito, abitavano in una sontuosa villa alla periferia della città, dotata di piscina, con quattro camere da letto, di cui una adibita a camera delle perdizioni, e delle torture, dove Madame e suo marito, davano libero sfogo alle loro perversioni e depravazioni estreme).
Nella camera rossa delle torture, vi era, oltre al normale lettone, un catafalco, ricoperto di un panno di velluto nero ricamato in oro, con un cuscino di egual colore, dove la sottomessa, veniva fatta distendere a pancia in giù, con il deretano rivolto verso il soffitto e le mani ammanettate.
In quella posizione, la sottomessa, viene sottoposta, alla pratica molto dolorosa, per chi la subisce dello scioglimento della cera bollente delle candele sulle chiappe ed anche in mezzo alle natiche; una trave di legno, posta allaltezza del soffitto, dove la sottomessa, viene, prima legata a mo di Karadà  e poi, fatta salire sulla sedia ed appesa legando le mani al sostegno stesso, ed infine frustata.
Quando i tre, entrarono in camera, madame Lia, con voce autoritaria, ordina al marito di denudarsi e di sedersi sulla poltrona.
Madame Lia: spogliati!, sporco guardone! E guarda, come , la tua mogliettina, riduce in schiavitù questa ragazza!
Ciccio: oh!, madame!, questa ragazza, è una ragazza diversa dalle altre, sta facendo eccitare anche me!, pensa che sto già sborrando nei pantaloni!, solitamente, non mi succede mai!
Madame Lia: visto!, Florance!, piaci pure a mio marito!
Adesso, molto lentamente!, toglimi il vestito, poi inginocchiati!, bacia la punta degli stivaloni, e lentamente, me li sfili!
Florance: come comandate, oh! mia padrona!
Madame Lia: e tu!, porco voyeur!, fammi vedere come ti spogli!,
Florance!, adesso, spogliati pure tu! e distenditi  sul catafalco!
Florance, si denudò, madame Lia le mise una benda agli occhi, si distese sul catafalco, con il deretano rivolto verso il soffitto(come da rito), madame, ordina al marito di accendere le candele di colore rosso, simboleggianti la passione e lamore!
Madame Lia: adesso, Florance!, che ti sei distesa sul catafalco!, voglio vedere, fino a che punto, riesci a soffrire, ti scioglierò la cera delle candele rosse, che sono il simbolo della passione, del fuoco e dellamore!
Florance: eccomi alla vostra mercé, madame!, io dipendo totalmente da voi! Fate di me ciò che volete!
Madame Lia, sciolse la cera sulle chiappe della ragazza!, facendola urlare di dolore  e nello stesso tempo godere!
Florance: ahhhh!!!!, ahhhh!!!, godo come una lurida zoccola!, madame!
Madame Lia: si!, si! Schiava!, voglio vederti soffrire e godere!, io sto godendo come una lurida puttana maitresse!!
e, intanto, il marito, era seduto alla poltrona, che si stava menando una sega di santa ragione, e invitava le due troie, a continuare.
Ciccio: si!, si!, continuate, troie bagasce!, fatemi vedere come godete!, che io, sto godendo come un lurido maiale!, si!, si!
Madame Lia: adesso, caro Ciccio, ti mostro un bello spettacolino; Florance, adesso dovrei legarti alla trave e fustigarti a dovere!, tu, oltre a essere la mia dipendente, sei la mia schiava!, la mia sguattera!, poi ti prometto che mi sottometterò io a te!
Florance: come desiderate!, madame!
Madame Lia e il marito, la legarono con una corda alla trave, tutta nuda!, aveva solo le autoreggenti e madame Lia, iniziò a fustigare, mentre, Ciccio, raggiungeva il primo orgasmo.
Ciccio: continua!, continua!, che sto sborrando, ohh!, falla soffrire a quella lurida cagna!!, sii, umm!!, sborrroooo!!!
Ohh!!, che sborrata!!
Madame Lia, si mise a pecora, e ordinò, supplicando alla ragazza di frustarla.
Oh!, Florance !, frustami, ti prego!
Dopo che si ebbe fatta fustigare, ordinò a Florance di distendersi sul lettone, con le cosce oscenamente aperte e tutta quella fregna semi rasata, in bella vista, madame, singinocchiò, salendo sul letto, con il capo vicino alla vulva della ragazza, tirò fuori la lingua, e la iniziò a leccare solennemente, mentre Ciccio, guardava, maneggiando il suo arnese, per farlo ridiventare di nuovo duro.
Florance: ohh!1, madame!!, leccate!, leccate!, sto sbrodandoo!!,  ahh!!, sii, che bello!!, sii ahhhhhh!!
È stato sublime!, madame!!
Ciccio: un momento, Lia, vorrei chiavarmela un po nel culo!, cosi finisco di godere!
Florance: come preferite!, ecco , il mio deretano! A vostra disposizione!
Florance, si mise a novanta gradi e Ciccio, gli ficcò tutto il suo stantuffo nel retto
Florance: ahhh!1, sii!!, non vi nascondo, che avverto un po di dolore!, ma adesso, mi piace!1, mi piace!!, mi piaceeeee!!!
Ciccio: oh!!, godi, piccola troietta!, che sborro!1, si !!!!!, sborroooo!!!!, e monsieur Ciccio, inondò tutte le chiappe di Florance della sua calda sborra!

Madame Lia:sei soddisfatto, cornuto?
Una chiavata cosi, non la facevo da almeno ventanni!
Fine 

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